Comune: |
Arlena di Castro |
Località: |
Pian di Vico |
soggetto: |
Necropoli |
Coordinate: |
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53. Necropoli
In località Pian di Vico (comune
di Tuscania), sul versante esposto a SE, sul lato destro del Fosso di Pian di Vico, a
circa m. 250 dal confine del territorio del comune di Arlena di Castro ma
con propaggini che quasi sicuramente si spingono fin dentro il territorio comunale, si
trova una necropoli di notevoli dimensioni, formata da numerose tombe a camera messe in
luce da scavi clandestini.
La descrizione delle tombe segue una
numerazione progressiva a partire da quella più a 5.
Camera a pianta irregolare, ingombrata
per gran parte del suo volume da terra smossa, tra cui era visibile un frammento di olla
globulare rotta in antico, a pasta rossa con labbro a tesa. Il dromos, largo m. 0,75,
è scavato per m. 2,5.
A circa m. 5 dalla tomba 1, ad un
livello più basso di m. 1,5, si apre la seconda tomba: angusta, camera di circa m. 2x2, a
pianta quadrangolare irregolare, in gran parte interrata. Non sono state notate tracce di
materiale di corredo. Il dromos è interrato, la porta ha ancora in situ la
lastra di chiusura inferiore.
A circa m. 5 dalla tomba 2, si
apre un vano di piccole dimensioni completamente interrato.
Ad una distanza di circa m. 5 dalla
precedente si apre una vasta camera a pianta irregolare, lunga m. 5, realizzata per
successivi ampliamenti.
La prima fase è rappresentata da una piccola camera con corridoio centrale e un loculo
per lato, la seconda vede un ampliamento in lunghezza di circa m. 2,5. Non si notano
tracce del materiale di corredo. La porta è a forma rettangolare sbreccata in più punti.
A soli m. 2 dalla tomba 4 si apre
una vasta camera a pianta irregolare lunga m.5, in gran parte interrata. Tra
linterro si è rinvenuto un frammento di labbro a colletto di ceramica acroma a
pasta rossa, granulosa in frattura, con radi inclusi cristallini e micacei di piccole
dimensioni, decorato sulla faccia esterna da tre leggere solcature orizzontali parallele.
Il dromos misura circa m. 3 di profondità e m. 0,70 di larghezza.
- A circa m. 3 dalla precedente si trova una tomba
completamente interrata.
- 7A m. 4 da questultima si apre una vastissima camera a
pianta irregolare che successivi ampliamenti hanno portato ad una lunghezza massima di
circa m. 15. Il dromos, largo m. 0,85, ha aperti sui lati alcuni loculi per
inumazione e nicchie per cinerari. La porta daccesso è rettangolare e misura m.
0,70 di larghezza, subito dopo di essa vi sono due loculi, uno per lato, poi la camera si
allarga e i loculi vengono disposti a pettine su due banchine ai lati del corridoio
centrale. Al centro della stanza è risparmiato un pilastro a pianta rettangolare.
Linterro che occupa gran parte del vano non permette più approfondite osservazioni
né operazioni di rilievo. Dispersi tra linterro si notano vari spezzoni delle
tegole di copertura delle fosse, numerosi resti ossei e materiali frammentari del corredo,
tra cui si distinguono:
numerosi frammenti di olle a pasta rosso
scuro con inclusi cristallini e micacei, fondi piatti apodi e labbri inclinati con orli
ingrossati; molti dei frammenti presentano vaste chiazze grigiastre dovute a cattiva
cottura;
frammenti di ceramica a pareti sottili a
pasta grigia.
Si apre a circa m. 6 dalla tomba 7 un
vano non visibile perché completamente interrato.
Sempre a circa m. 6 dalla precedente si
trova una tomba, non visibile perché completamente interrata. In senso trasversale
rispetto allandamento del dromos, è aperto un saggio clandestino.
A circa m. 3 dalla tomba 9 si apre
un vano non accessibile perché interrato. Dalla fessura dellaccesso è parzialmente
visibile linterno: pianta irregolarmente circolare, relativamente piccola, tra la
massa dellinterro si notano grossi spezzoni di tegole.
Distanziata di circa m. 4 dalla tomba
precedente si apre una vasta camera cui si accede da una porta rettangolare larga m. 0,70
e preceduta da un dromos parzialmente interrato largo m. 1,5. Il vano è a pianta
irregolare e ottenuto per successivi ampliamenti, lungo complessivamente oltre m. 15; a
circa metà della vasta camera è stata risparmiata una parete sulla quale sono praticate
tre aperture, una porta fiancheggiata da due finestre. I loculi sono disposti a pettine ai
lati del corridoio centrale.
Tra la terra smossa che ingombra parzialmente il vano è visibile una cospicua quantità
del materiale di corredo più o meno frammentario, tra cui:
a) frammenti di ceramica a pasta rosso
scuro, granulosa in frattura, con numerosi inclusi grossolani; tra le forme pertinenti a
questo tipo di impasto si notano essenzialmente olle ovoidi con fondi piatti e labbri a
tesa inclinati allesterno o ad orlo ingrossato e sagomato;
b) frammenti di ceramica a pasta rossa e
rosata, con inclusi neri e cristallini; le forme identificabili sono come quelle sopra
descritte;
c) frammenti di ceramica a pasta gialla,
ben depurata, con radi e fini inclusi rossi; si notano in superficie le solcature dovute
alla tornitura;
d) frammenti di ceramica a pareti
sottili, a pasta grigia e rossa;
e) frammenti di ceramica parzialmente
dipinta, a pasta gialla con sovradipintura rossa, tra cui parte di un labbro con attacco
di parete pertinente ad una ciotola;
f) frammenti di ceramica a pasta beige,
ben depurata, con la superficie interna dipinta con vernice nera molto diluita con
riflessi metallici azzurri;
g) frammenti di ceramica a vernice nera,
a pasta rosata con piccoli inclusi neri, vernice molto diluita tendente al marrone;
h) frammenti di ceramica a vernice nera,
a pasta color camoscio, vernice poco lucente con riflessi metallici azzurri e chiazze
rossastre;
i) frammenti di ceramica a vernice nera,
a pasta avana chiaro, vernice lucente con chiazze rossastre, tra cui un fondo umbilicato
con piede ad anello;
1) frammenti di ceramica a vernice nera,
a pasta color camoscio, ben depurata, dura, vernice nero lucente, tra cui parte di
unansa a nastro;
m) frammenti di ceramica aretina, a pasta
rosso scuro, vernice compatta e lucente, tra cui parte di un labbro ingrossato e sagomato
pertinente ad una coppetta.
È, inoltre, da segnalare il rinvenimento di un frammento di stoffa di colore bruno,
sufficientemente ben conservato.
A circa m. 4 dalla precedente, si apre
una piccola camera irregolare completamente interrata.
Distanziata di circa m. 6 dalla tomba 12,
si trova unampia camera cui si accede da unapertura piuttosto rimaneggiata e
quasi totalmente interrata, preceduta da un profondo dromos, anchesso quasi
del tutto interrato. La camera è a pianta rettangolare con andamento irregolare,
realizzata per successivi ampliamenti fino ad una lunghezza massima di m. 12. Subito dopo
la porta, vi sono dei loculi alle pareti, il resto della camera, invece, è organizzato
con fosse disposte a pettine ai lati di uno stretto corridoio.
Tra linterro che ingombra la stanza, sono visibili numerosi oggetti frammentari
pertinenti al corredo funebre, tra cui:
frammenti di ceramica a pasta rossa,
granulosa in frattura, con numerose inclusioni grossolane di colore nero;
frammenti di ceramica a pasta rosa,
ruvida al tatto, con numerose inclusioni grossolane di colore nero;
frammenti di ceramica a pasta rosa, dura,
depurata, a frattura netta;
frammenti di ceramica a pasta rosso
bruno, granulosa in frattura, con vaste chiazze nerastre e numerosi inclusi grossolani;
frammenti di ceramica a pasta rosa,
granulosa in frattura, con rare inclusioni grigie.
E da segnalare una cospicua presenza di
frammenti di ceramica a vernice nera, tra cui:
parte della tesa di una patera con labbro
estroflesso ed orlo arrotondato, pasta rosa, dura, con rari e fini inclusi nerastri; la
vernice è molto diluita, lucente, con riflessi metallici azzurro-violacei, chiazze
rossastre sulla superficie esterna; sulla superficie interna compare una accurata
decorazione a rotella;
parte di una grande patera (almeno 35-40
cm di diametro), comprendente parte di parete e il fondo con piede ad anello; pasta
color camoscio, vernice opaca, tendente a distaccarsi dal supporto, chiazze rossastre
sulla superficie esterna.
Molto varie sono anche le forme
riscontrate, si notano:
olle ovoidi a fondo piatto;
un frammento di anfora vinaria;
coperchi con presa a bottone;
colli di bottiglia frammentari con labbro
ingrossato ed orlo arrotondato con ansa a nastro impostata sotto il labbro.
14. A circa m. 5 dalla tomba 13, si
apre una camera preceduta da dromos, largo m. 0,70, si accede allinterno da
una porta rettangolare parzialmente interrata; il vano, a pianta irregolarmente
rettangolare, misura m. 5 di lunghezza e m. 4,5 di larghezza massima; anche questa è del
tipo a corridoio centrale con fosse disposte a pettine sui due lati. Si notano tra
linterro vari spezzoni di tegole.
15. Sempre a m. 5 dalla tomba precedente,
si trova unaltra ampia camera preceduta da un dromos quasi totalmente
interrato, largo m. 0,70; vano irregolarmente rettangolare, ottenuto per successivi
ampliamenti, lunghezza massima m. 6, larghezza massima m. 4,5. Il volume interno è
ingombrato da una notevole quantità di terra tra cui si notano spezzoni di tegole e tre
lastre parallelepipede di tufo pertinenti alle chiusure delle fosse, frammenti di ceramica
acroma e a pareti sottili. Eda segnalare il rinvenimento di un frammento di ferro e
di un frammento di bronzo, ambedue molto ossidati.
Nellinterspazio tra la tomba 14 e questultima è visibile uno scavo
clandestino, probabilmente un saggio che non ha dato frutti.
16. A m. 5 dalla precedente è visibile
una tomba non accessibile perchè quasi completamente interrata.
17. A m. 4 dalla tomba precedente è
visibile uno scavo completamente interrato, da identificare, con probabilità con una
tomba.
18. A circa m. 6 dal suddetto scavo si
incontra lultima tomba visibile di questa necropoli, essa è preceduta da un lungo e
profondo dromos largo m. 0,80 e parzialmente interrato, la camera a pianta
rettangolare irregolare è, come le precedenti, ottenuta per successivi ampliamemti, lunga
m. 10, larga m. 4,5, con fosse disposte a pettine ai lati di uno stretto corridoio; sulla
parete dove si apre la porta di ingresso, a destra di questa, vi sono due loculi per
cinerari.
Tra linterro di notano scarsi resti dei materiali di corredo tra cui:
a) frammenti di ceramica a vernice nera,
pasta rosa, vernice poco lucente, molto diluita;
b) un frammento di ferro contorto e moto
ossidato in cui si riconosce uno strigile.
In direzione NE, sono visibili numeroso
saggi che hanno messo in luce la tagliata sulla parete tufacea senza arrivare, però, al
livello delle sepolture, presumibilmente a tuttoggi ancora integre.
Lanalisi delle strutture tombali e
dei resti frammentari e sconvolti del materiale di corredo36, rende possibile avanzare
lipotesi di una collocazione cronologica della necropoli alletà ellenistica
avanzata e di una sua prolungata utilizzazione, testimoniata dagli ampliamenti portati
alle camere e dalla presenza in alcune di esse, nella parte più prossima
allentrata, di loculi disposti a parete su più ordini e di loculi per cinerari. |