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I lavori di ampliamento di
una servitù di passaggio detta nella toponomastica locale "I Castagneti", in
località La Riccia (C., E. 12, partt. 14, 16-17), immediatamente a NE della chiesa della
Madonna del Castellonchio, hanno portato alla luce tre ambienti scavati nel tufo di cui
uno soltanto ancora leggibile e gli altri completamente crollati, essendo ricavati in un
tufo poco coerente con pomici e materiali grossolani gradati.Il vano meglio conservato (m.
2 x 4 x 1,70) (fig. a sinistra) presenta il soffitto a volta a tutto sesto; tra la
parete di fondo e quella laterale destra è stato risparmiato un dente (m. 2 x 2) con
"arcosolio" sulla parete affrontata allingresso, che presenta la traccia
dellalloggiamento delle tegole di chiusura sulla parete sinistra, a m. 0,50
dallingresso e a m. 1 ca. dallattuale piano di calpestio, è visibile una
nicchia che presenta un incasso verosimilmente utilizzato per lalloggiamento di un
vaso (un cinerario?).Gli altri ambienti presentano nelle strutture residue, la stessa
tipologia.Sulla via medesima, a m. 35 ca. dalla strada della Madonna del Castellonchio
(C., E. 12, part. 4) è visibile un corridoio sul quale si aprono due ambienti a sinistra
e un terzo a destra; un altro vano è ricavato nella parete di fondo (fig. in basso a
sinistra).Questultimo, a pianta quadrata (m. 3 x 3) presenta lingresso
leggermente arcuato e il soffitto piano. Sulla parete destra a m. 1,70 dal piano di
calpestio, è presente un loculo rettangolare (m. 0,20 x 0,40 x 0,15); sulla parete di
fondo si nota una banchina (m. 1,50 x 0,70); sulla parete sinistra a m. 0,70 dalla porta,
si apre una nicchia con un loculo sulla parete sinistra, Sotto la banchina, a ca. m. 0,30
dal piano di calpestio, si notano frammenti ossei fossilizzati. |