Il ponte moderno sul Rio Fratta ingloba resti murari in blocchi squadrati di tufo pertinenti alle spalle di un ponte ad unica luce, di etā romana e relativo al percorso della via Amerina. La struttura antica scavalcava il fosso con orientamento N-S (che risulta leggermente divergente dall’attuale percorso stradale). I resti della spalla destra sono costituiti da sette filari di blocchi (alcuni dei quali a bugnato), posti per testa e per taglio, che poggiano direttamente sul banco tufaceo affiorante dal livello dell’acqua (fig. a lato). La spalla sinistra č costituita parzialmente dallo stesso banco tufaceo su cui sono presenti incisioni che imitano la tessitura muraria in opera quadrata. La fronte della struttura rivolta a monte č invece costruita in opera quadrata di tufo, con andamento curvilineo (come la spalla opposta) a costituire una sorta di contrafforte semicircolare contro l’azione dell’acqua. La spalla sinistra č senza soluzione di continuitā raccordata ad un lungo muro in blocchi squadrati di tufo (oggi visibile per Ca. m. 8), che costituisce la sostruzione del tracciato stradale antico. La struttura antica, priva ora dell’arcata, presenta numerosi interventi di restauro con materiali di riuso, calce e spezzoni di blocchi ed č in parte coperta da folta vegetazione e detriti, scaricati probabilmente durante i lavori di sistemazione del percorso stradale medesimo.