A. Santa Felicissima:
"pagus"; necropoli
Lintensa trasformazione della zona ha
reso impossibile la verifica dei dati rilevati da A. Cozza e A. Pasqui nel secolo scorso.
Si riporta pertanto il passo relativo allinsediamento antico di Santa Felicissima,
di cui gli Autori suddetti erano ancora in grado di fornire uno schizzo planimetrico (fig.
a lato). "Dal ponte della via di Corchiano sul fosso di Cruè parte, lungo la
scogliera e a manca di quella, altra via che in linea retta congiungesi al pagus di
S. Felicissima. Questa piccola località abitata fino dai tempi falisci era difesa dalla
parte di mezzogiorno, sopra alla bassa scogliera, da tre ordini di mura parallele e
collegate da sproni. A capo di quei tratti conservati si riconoscono tuttora i limiti del
luogo abitato per alcuni parallelepipedi disposti quasi ad angolo retto, i quali si
trovano sul posto delle antiche mura, e per la fondazione di uno stipite di porta, la
quale risponde sul lato nordovest della cinta, in mezzo al piano. Oltre questo lato sembra
che si estendesse la necropoli per le molte tombe che in questi ultimi tempi sono state
disordinatamente spogliate. Da alcuni frammenti della loro suppellettile lasciati sul
terreno rilevasi che la maggior parte delle medesime tombe, le quali sono più vicine
allabitato, appartenevano al III sec. a.C.. Il rimanente del perimetro di questo pagus
è molto incerto, poiché perdesi nel sovrastante piano:. forse a somiglianza
dellaltro vicino di Macchia Frullani detto limite devesi stabilire dove incomincia
un leggerissimo avvallamento, inquantochè oltre la parte pianeggiante si fanno sempre
più scarsi gli avanzi dellantico fabbricato" . |