Centro della provincia di Viterbo, in posizione difesa sulle ultime placche tufacee orientali del Cimino, che supera i 320 metri di quota, sulla SS Ortana a nemmeno 4 km in linea d'aria dal Tevere. A neanche 300 metri a sud scorre il Fosso Roncione, a meno di 250 metri di quota. Nei pressi si sono rinvenuti resti di mura, vasellami, monete e sepolture; si ritiene che il centro sia stato fondato dai romani in zona già abitata dagli etruschi, per controllare il traffico sul Tevere. Nella pianura verso il fiume il piccolo lago Vadimone, luogo di una forse decisiva battaglia vinta dai Romani. Parte del Patrimonio di San Pietro, in epoca feudale varie famiglie tentarono di impadronirsene, ma tornò sempre in breve allo Stato Pontificio. Rimane una interessante torre medievale, che ha occultato a lungo un campanile romanico. Il clima è quello Csan tipico della valle del Tevere, con inverni umidi e frequenti nebbie, e nel territorio gli spazi coltivati si alternano con i boschi. Produzione di olio e miele e piccole attività artigianali. La popolazione oscilla attorno ai 1150 abitanti.