Capodimonte

Cittadina della provincia di Viterbo, sulla via Verentana (a 9 km dalla Cassia), a una quota di circa 330 metri, su una penisoletta lavica, protesa sulla sponda meridionale del lago di Bolsena. Il clima Csa include i vantaggi (mitezza termica) e gli svantaggi (umidità) dalla posizione lacustre.

Sulla piccola penisola si trovano resti di insediamenti etruschi coevi della vicina città di Vesentum-Bisenzio, con relative necropoli (tombe villanoviane a pozzetto, tombe etrusche a camera e a fossa. Nel tardo Medio Evo divenne dapprima feudo di Orvieto passò al papato, e infine alla famiglia Farnese, che la scelse come residenza estiva. Fu frequentata come tale da numerosi Papi, e il castello farnesiano venne rifatto come Rocca nel XV secolo (disegno di Antonio da Sangallo), sempre su committenza dei Farnese. Alla caduta del ducato di Castro tutto venne incamerato dalla Chiesa.

A circa 3 km da Capodimonte si trova l’isola Bisentina che conserva alcune tombe etrusche, il Palazzo Farnese di Antonio di Sangallo il Giovane e l'impressionante carcere per eretici, scavato nel tufo. L'economia si basa sulle risorse locali, con produzione di vino, olio, ortaggi, e la pesca (coregone); l'attività professionale sta lasciando il passo a quella sportiva, cui si dedicano molti tra i turisti. In questo settore il freno è costituito dalla scarsa ricettività, dato che circa nove decimi dei turisti possono trovare posto solo nel campeggio; la popolazione si mantiene attorno ai 1750 abitanti.