Capranica

Centro della provincia di Viterbo, di origine etrusca, arroccato a circa 380 metri di altezza su uno sprone tra la forra del fosso omonimo (distante solo 130 metri in linea d'aria, ma quasi 60 metri più in basso) e quella di un modesto affluente. Nel territorio circostante si rinvengono resti villanoviani e tombe, ma non rimangono tracce dell’abitato originario. Il clima (che Petrarca definì "saluberrimo") è di tipo Csa, nella varietà collinare, e il luogo è al limite meridionale dell'antica Selva Cimina.

Nonostante la buona posizione in epoca romana non ebbe particolare importanza, tanto che nella Tabula Peutingeriana lungo la Cassia tra le mansiones di Sutrium (Sutri) e Forum Cassii (presso l'attuale Vetralla) viene citata solo Vicus Matrinus, la cui ubicazione è molto più distante da Roma (circa 7 chilometri sulla via odierna). In questa località sorgono i resti di una abbazia medievale, denominati Torri d'Orlando, esempio di toponomastica ispirata al ciclo carolingio tra i tanti della zona.

Come per molte località dell’Etruria fondate dagli etruschi, la vita nel centro ben difendibile riprese quando nel periodo medievale le campagne non furono più sicure. Le migliori produzioni agricole sono legate alle colture arboree e al ceduo (vite, olivo, nocciolo, legname), e utilizzata è anche una sorgente di acqua minerale. La popolazione conta circa 5500 abitanti, in lentissimo incremento.