Ischia di Castro

Centro della provincia di Viterbo, a circa 400 metri di altezza sull’estremità di uno sprone tufaceo dominante la confluenza di due piccoli torrenti; il fondo delle forre è circa 70 metri più in basso, a meno di 120 metri dall’asse centrale dell’abitato. Il clima è Csa, nella varietà collinare, favorevole alle formazioni boscose; il territorio è oggi interessato principalmente da pascoli e coltivi. L’abitato odierno è di origine medievale, dominato dal Palazzo Ducale detto "La Rocca". Nell’Antiquarium locale sono custoditi i resti di età etrusca provenienti dall’area circostante ed in particolare dalle necropoli etrusche di Castro, nell'area in cui alcuni studiosi ritengono sorgesse l’antica Statonia, insediamento di età romana. Certamente, invece, in questa zona, più vicina alla cittadina di Farnese che ad Ischia, nel cui territorio comunale è oggi inclusa, sorse nel XVI secolo per volere di Papa Paolo III Farnese la città di Castro, con funzione di capoluogo del ducato farnesiano (cui infatti diede il nome). Un secolo dopo, nel 1649, Papa Innocenzo X Pamphili, in contrasto coi Farnese, anche perché alleato con i Barberini, la fece letteralmente radere al suolo.

Piuttosto isolata (a 7 km dalla Via Castrense), Ischia conta circa 2500 abitanti, in lentissima diminuzione.