Làtera

Centro della provincia di Viterbo, a una quota di circa 500 metri, sul versante interno settentrionale dell’ampia omonima conca ellittica (denominata anche Lagaccione), con l’asse maggiore di circa 9 km, orientato in direzione NE-SO. La depressione si è originata in seguito all'attività esplosiva dell'apparato di Latera, cioè nelle fasi finali del vulcanismo volsinio, per svuotamento della sottostante camera magmatica. Clima Csa di tipo collinare, pur se sul versante occidentale della conca di Bolsena si risente ancora un'influenza marittima (poche centinaia di metri a est si scende verso il lago di Bolsena). Il dosso su cui si trova è delimitato da due torrenti, che a un centinaio di metri dal centro del paese scorrono circa 40 metri più in basso.

I ritrovamenti dei dintorni documentano un insediamento di età romana, e una lapide rinvenuta sul territorio fa pensare che nella località sia stato designato imperatore dalle Legioni, Marco Aurelio Antonino. Latera è ricordata come castello dall'XI secolo, e venne contesa da diverse famiglie locali, finché il paese venne dato da Papa Paolo III ai Farnese; nell'ambito del Ducato di Castro ebbe una certa indipendenza, e un'amministrazione particolarmente avanzata per i tempi, fino quando venne reincorporata nello Stato Pontificio (1668). Il seicentesco Palazzo Ducale domina tuttora il centro abitato. Meno di un km a SO la chiesa di S. Maria delle Cave, il cui nome ricorda un'attività di estrazione dello zolfo (e altri 1500 metri a SO si estraeva caolino). Circa 5 km a SO si trova il lago di Mezzano, da alcuni identificato con lo Statoniensis Lacus; sul fondo del lago sono stati rinvenuti reperti dell’età del bronzo. La popolazione conta poco più di 1000 abitanti, in lentissima diminuzione.