Marta

Centro della provincia di Viterbo, posto a 306 metri di quota sulla sponda meridionale del Lago di Bolsena, dove da questo esce l'emissario Marta. Clima di tipo Csa collinare, sul quale la presenza del lago si fa sentire con diminuzione delle temperature estive e aumento dell'umiditò invernale.

I reperti dei dintorni dimostrano la presenza di insediamenti fin dall'epoca preromana, e secondo alcuni studiosi la cittadina in epoca romana era forse traversata dalla Via Clodia (oggi si trova al km 14 della Via Verentana, che si stacca dalla Cassia a Montefiascone). L’abitato odierno è in parte medievale e in parte rinascimentale, e appartenne alla famiglia Farnese e allo Stato Pontificio. Nell'insieme spicca il Palazzo Farnese, nonostante la semplicità delle sue linee rinascimentali, mentre la Rocca, fatta realizzare da Urbano IV nel secolo XIII, sarebbe stata costruita con i materiali dell’antica Bisenzio. L'insediamento medievale iniziale, detto Borgo Antico, si trova circa mezzo chilometro a ovest rispetto all'uscita del Marta dal lago. A due km dalla riva sorge dal lago la disabitata isola vulcanica Martana, dove secondo le leggende vennero imprigionate Santa Cristina e Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teodorico. Pesca e agricoltura (vino "Cannaiola") costituiscono la base economica dei circa 3500 abitanti, da anni stazionari.