Nepi

Cittadina della provincia di Viterbo, che si estende a spina di pesce a quasi 230 metri di altezza, su uno sperone tufaceo delimitato da profondi valloni; a meno di 150 metri dal centro l’acqua scorre 50 metri più in basso. Clima di tipo Csa collinare, che ha favorito la formazione di boschi: questi rimangono oggi solo nelle zone delle forre a maggiore pendenza, essendo il territorio in prevalenza coltivato. Posta, sul tracciato della via Amerina romana, si trova 5 km a est dalla Cassia.

In età antica sembra potersi identificare con l’etrusca Nepet, e di questo periodo sono stati portati in luce nel territorio ipogei etruschi con tombe a fossa e a camera con materiale che datano dal periodo falisco e orientalizzante. Dopo la distruzione di Veio, in età classica divenne colonia latina, avamposto della conquista romana verso i territori falisci ed etruschi. Distrutta Falerii, aumentò d’importanza, diventando uno dei centri maggiori della Via Amerina; dopo la guerra sociale (91-88 a.C.) ebbe la cittadinanza romana e fu municipio.

Conserva tratti di mura etrusche (V secolo a.C.) e romane, catacombe cristiane. In periodo medievale venne distrutta da Alboino, e si riprese solo nell’XI secolo; contesa tra diverse famiglie, passò alla Chiesa nel XVI secolo.

Attualmente grazie ad attività agricole e di piccole industrie la popolazione supera i 6600 abitanti, in lento incremento.