Località della provincia di Viterbo, alle estreme pendici sud-occidentali dell’apparato di Vico, su uno sprone di tufo a circa 160 metri di altezza, delimitato ai due lati da due profonde incisioni: il fondo dei fossi a meno di 70 metri dal pianoro si trova 60 metri più in basso. Il clima è di tipo Csa, e ancora rimangono ampi tratti della macchia originaria.

Frequentato dall’età del bronzo, il sito conserva ingenti resti, soprattutto del VI-II secolo a.C., estendentisi quindi dal periodo etrusco ellenizzante a quello romano. In età romana la sua fortuna fu determinata dalla posizione sulla Via Clodia, che inb questo periodo non fu più strada di interesse solo locale. Decaduto in età repubblicana, conobbe altri periodi vivaci nel Medio Evo, fin verso il X secolo