Orte

Cittadina della provincia di Viterbo, su un poggio tufaceo, prodotto del vulcano di Vico, che giunge a 134 metri di altezza, lambito dal Tevere; il fiume scorre a 60 metri di quota, distante meno di 200 metri dal centro storico medievale circondato da mura, che occupa tutta la sommità del colle. Clima di tipo Csa tiberino, con frequenti nebbie mattutine invernali; sul Tevere predominano canne e pioppi, mentre sulle colline sono estesi i boschi, tenuti a ceduo.

La posizione è di grande importanza, perché a est controlla da monte la confluenza nel Tevere della Nera, mentre a ovest si trova il più facile passaggio dalla vallata verso il Tirreno, tra i rilievi Cimini e Vulsini. Data l'importanza strategica, venne faticosamente tenuta in mano bizantina, attorniata dai ducati longobardi della Tuscia e di Spoleto; la situazione divenne per breve tempo più tranquilla con la donazione di Liutprando alla chiesa. In effetti, la sua storia è sempre stata molto travagliata, con numerose conquista da invasioni barbariche, famiglie nobili e papato, che hanno quasi cancellato le tracce dei precedenti insediamenti degli etruschi e dei romani (che per la Via Amerina avevano anche costruito localmente un ponte sul Tevere, del quale rimangono pochi resti).

Sempre importante centro di comunicazioni posto sulla via Ortana, dal quale si dipartono numerose strade per i centri del versante orientale dei Cimini, negli ultimi tempi è diventato addirittura l’incrocio tra vie rilevanti quali la superstrada Viterbo-Terni e l’Autostrada del Sole, oltre che impportante stazione sulla ferrovia Roma-Firenze. Nonostante un certo sviluppo industriale, la popolazione si mantiene stazionaria attorno ai 7900 abitanti.