Overlay fiumi e strade
Nell'esaminare i siti cartografati è stata rilevata per
ognuno di essi la distanza dalla strada principale più vicina, e pertanto già si sapeva
quali centri sarebbero ricaduti entro i buffers realizzati attorno alle
strade.Nell'esempio illustrato è rappresentata l'area percorsa da parti delle vie (da
sinistra a destra) Clodia, Cassia, Cimina, Amerina e Flaminia; sono stati riportati i
tracciati del periodo romano, e l'area include pure alcuni tratti di percorsi di crinale:
di tutte queste strade sono stati ricavati i buffers, con un'ampiezza di 500 metri su
entrambi i lati dell'asse viario.

Rimangono esterni rispetto ai buffers centri più tardi (per
esempio, Villa S. Giovanni in Tuscia e Oriolo Romano tra la Clodia e la Cassia) o
precedenti (le tre aree di Narce, tra l'Amerina e la Flaminia, ben più estese dei centri
vicini di Mazzano, Calcata e Faleria).
La seconda immagine, a scala maggiore della precedente, ne
riporta il dettaglio relativo all'area compresa tra il margine occidentale e il tratto di
maggiore avvicinamento tra Cassia e Clodia; sono indicati anche i buffers relativi
dell'ampiezza di 1500 metri relativi alle due strade. Inoltre è stato riportato il layer
relativo ai corsi d'acqua della zona, con i buffers dell'ampiezza di 100 metri, che
dimostra come tutti i centri fossero situati in condizioni di approvviggionamento non
troppo difficile. Si è infine riportato anche il layer relativo ai bacini imbriferi dei
corsi d'acqua, i cui limiti sono indicati dalle linee bianche.

Risulta interessante osservare da questo overlay come tra i
siti archeologici di Luni e San Giovenale si potesse avere una agevole comunicazione lungo
un percorso asciutto di crinale, che poteva proseguire verso siti come Blera, Barbarano o
Vejano, il primo dei quali sicuramente abitato anche allora nella posizione odierna.