Proceno

Ultimo centro nord-occidentale della provincia di Viterbo, a circa 440 metri di altezza su un ripiano tufaceo al margine settentrionale della cinta vulcanica della conca di Bolsena. Il clima è di tipo Csa collinare, favorevole alla formazione di boschi. A sud si scende al fosso Stridolone, distante meno di mezzo chilometro, ma circa 150 metri più in basso.

Le origini etrusche sono documentate da resti di necropoli, mentre alcuni documenti permettono di sostenere che la fondazione risalga a Porsenna, lucumone di Chiusi (dal cui nome deriverebbe il toponimo odierno). L'abitato romano subì le invasioni barbariche, e in seguito, dopo l'entrata nello Stato Pontificio, mantenne una relativa autonomia. Notevoli la rocca del XIII secolo, recentemente restaurata, e il Palazzo Sforza, del XVI secolo, nonostante le non buone condizioni; la chiesa gotica di S. Martino, su un tempietto etrusco-romano dedicato a Cerere. È stata semidistrutta da un terremoto nel 1919. La crisi dell'agricoltura, base economica locale, giustifica il declino della popolazione, ormai inferiore a 650 abitanti