I. Acquedotto; insediamento fortificato; necropoli;via antica
Il complesso monumentale di Ponte del Ponte , oggetto di indagini fin
dal secolo scorso, presenta una serie notevole di emergenze archeologiche che ne fanno uno
dei siti più interessanti e significativi dellarea in esame. Lelemento di
maggior rilievo è rappresentato dagli imponenti resti di un acquedotto costruito con
blocchi squadrati di tufo (fig. a lato). Lacquedotto, ubicato a ca. m. 600 a E del
tracciato della via Amerina appena dopo il casale Sciardiglia, scavalca il ramo S del Rio
della Tenuta (o Rio Merlesi) in un punto in cui le pareti rocciose si discostano per ca.
m. 25 con andamento generale NO-SE . La struttura muraria dellacquedotto è di
notevoli dimensioni ed è ampia alla base m. 4,50. In corrispondenza
dellattraversamento, il corso del fosso era stato deviato con un taglio artificiale
del quale Ward Perkins riconosceva ancora lingresso e luscita. A m. 130
in direzione NO, sulla sponda destra del fosso, si notano i resti, su un piccolo poggio
roccioso, di un insediamento fortificato a forma approssimativamente triangolare : il lato
settentrionale è formato dalla parete rocciosa del fosso; quello meridionale è difeso da
una trincea, mentre il lato O è rinforzato con un muro a blocchi di tufo squadrati, le
cui tracce erano ancora visibili nel 1937 presso langolo NO. La presenza di numerosi
ambienti scavati nel tufo ha fatto ipotizzare un uso funerario dei vani (riutilizzati in
seguito come ripari agricoli). A in. 100 ca. a O, veniva segnalato inoltre un altro gruppo
di camere alle quali probabilmente era pertinente liscrizione etrusca edita da
Buglione.
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La più significativa di queste tombe presenta il vano di facciata con due
colonne "doriche" e porta scolpita sulla parete di fondo; la camera sottostante
ha al centro unaltra colonna "dorica" (fig.a lato). La tipologia
architettonica richiama quella delle due tombe della Madonna del soccorso. A ca. m. 100 a
S di questa tomba si notavano i resti di unantica strada che dal Tevere andava in
direzione del Rio Fratta e Rio della Tenuta ormai cancellata dai lavori agricoli. Questo
percorso doveva ricongiungersi a Corchiano con una biforcazione riconoscibile presso il
casale Sciardiglia.