Soriano nel Cimino

La cittadina si è sviluppata a circa 7 km dalla Cimina su un piccolo cono secondario del versante NE del Monte Cimino; la sua sommità giunge a 509 metri di altezza, e supera di un centinaio di metri la morfologia circostante, incisa da numerosi fossi diretti a NE. Il clima risente delle influenze appenniniche invernali e, data la discreta altitudine, l'edificato ha coperto il versante SO, più soleggiato, del cono. La zona è tuttora molto boscosa, ma si tratta di una modesta rimanenza di quel che fu la Cimina Silva, descritta dai romani come orrida e impenetrabile, tanto da costituire a lungo il limite settentrionale della loro espansione.

Il borgo è di origine etrusca, e secondo alcuni fenicia, (necropoli e catacombe nei dintorni), ed è collegato da molti a Surrina Vetus, distrutto dai romani nel IV secolo a.C. Risorto in epoca romana, Surianum fece parte del Ducato romano e passò alla chiesa nel secolo VIII, e vari Papi lo diedero in feudi a vari nipoti (Guastapane, Orsini, Colonna, Chigi); per un certo tempo fu anche occupata da mercenari bretoni. Per il suo possesso si ebbero molti fatti di sangue, finché nel secolo XVI passò definitivamente alla santa sede.

L'area edificata si è ampliata verso SO, sempre seguendo le parti rilevate tra le incisioni dei fossi, e molti edifici meritano una segnalazione: vanno ricordati il palazzo Chigi già Albani, concepito dal Vignola come un complesso di edifici di varia altezza, il medievale castello Orsini, uno dei più belli e meglio conservati del Lazio, la settecentesca Collegiata di S. Nicola, dall’imponente facciata in cotto, con due campanili, la settecentesca Casina degli Specchi, costruita dagli Albani, con un originale interno ornato di specchi e maioliche. La strada verso la vetta del Cimino giunge al Sasso Menicante (o Naticarello), masso di trachite di circa 100 metri cubi, in precario equilibrio sulla roccia sottostante. Nonostante la presenza di alcune attività industriali legate al legname e buone possibilità turistiche, la popolazione rimane stazionaria, attorno agli 8300 abitanti.