REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Beni e Attività Culturali, Sport
Area Valorizzazione del Territorio e del Patrimonio Culturale

PROVINCIA DI VITERBO
Sistema Informativo e banche dati

 

Censire gli Usi Civici
Banca dati e territorio digitale


NOTE DI RICERCA


          Premesso che il censimento dei comunemente detti usi civici è una fase di rilevamento importantissima nel territorio, non solo come operazione culturale in sé, di cui potremmo lungamente parlare per l'infinità varietà di documentazione di storia territoriale che vi afferisce, ma soprattutto perché, una esatta conoscenza della loro consistenza e localizzazione consente una corretta pianificazione territoriale, considerato che con il loro inserimento nella 431/85, essi rappresentano, volenti o nolenti e con tutte le contestazioni possibili dei giuristi - che tali non li ritengono - un vincolo.

          L'operazione ha avuto origine nel 1989 è tutt'ora in atto ed i dati vengono resi disponibili man mano che sono completati per tutto il territorio regionale. Si tratta di un lavoro estremamente complesso poiché la base è costituita da una corretta e capillare conoscenza della storia territoriale, nonché della consistenza e dell' organizzazione degli archivi, integrata successivamente con la conoscenza giuridica delle leggi che nel tempo e nei vari Stati preunitari hanno operato in materia. Da questa base di esperienza, è stata tratta l'idea di realizzare una "Scheda Comune" che permettesse di identificare le fonti documentarie indispensabili per il corretto studio di un territorio comunale; il problema principale affrontato è stata l'omogeneizzazione delle fonti per l'intera Regione che accorpa territori provenienti da diverse realtà storiche. La Scheda Comune è basata su una operazione prioritaria, cioè la restituzione del dato di ricerca sia positivo che negativo, i campi operativi sono gli archivi principali nel territorio, suddivisi a loro volta in sottocampi, che sono fondi archivistici, e poi in voci di ricerca; da queste fonti documentarie non si può prescindere, possono essere integrate, ma non possono essere evase.

          La Banca che oggi è possibile consultare, ha come base di strutturazione la "Scheda- Comune", integrata dai dati delle Schede generali dei Comuni1 e delle Schede delle Università Agrarie2. Il prodotto che abbiamo ottenuto è un sistema che ci permette di leggere il territorio sia attraverso dati cartografici, sia attraverso dati diciamo "storici", o meglio delle documentazioni.

          Il sistema di schedatura, risolveva però soltanto la prima parte del nostro quesito di organizzazione della Banca, cioè l'acquisizione e la restituzione della documentazione filtrata dei dati, che devono poi essere analizzati, sintetizzati e restituiti in un censimento dei diritti civici e delle proprietà collettive nel territorio regionale, consentendoci di avere la natura giuridica individuata per tutto il territorio regionale, per singole particelle catastali, con la specificazione del diritto e la documentazione di riferimento.

          Accanto al dettaglio dello studio dei singoli comuni, la Banca rileva anche uno stato dell'arte generale per il territorio attraverso delle cartografie tematiche generali (censimenti, dichiarazioni, etcc..).

          L'importanza di questa materia, sia operativamente nel territorio per tecnici ed amministratori, sia per la conoscenza storico documentaria che offre, imponeva da tempo, la realizzazione di un simile prodotto informatico. Già nel 1999 nel Convegno di Ferentino, la Regione Lazio aveva avanzato l'ipotesi di dare la possibilità ai Comuni di fare consultazioni di questo tipo tramite Internet.

          Comunque, per risolvere la problematica degli usi civici la Banca Dati non basta, anche se è di estrema importanza. È indispensabile ridisegnare l'ambiente giuridico della materia, infatti l'incrociarsi di competenze statali, regionali, giurisdizionali e amministrative crea una notevole conflittualità e problemi anche a chi degli usi si occupa solo come ricerca storica. È necessaria una legislazione che bene evidenzi che gli usi civici non sono un "ingombrante retaggio medievale", ma un bene culturale economico e sociale che va difeso incentivato e salvaguardato, non a caso le parti di territorio che ci sono pervenute integre e che possiamo considerare oggi i grandi "polmoni verdi" della Regione sono terre collettive.


1. la Scheda generale del Comune, composta di voci molto semplici: superficie territoriale, frazioni e località importanti, variazioni di denominazione al 1861, variazioni territoriali sempre al 186 . In pratica questa scheda generale permette di ricollegare le singole Schede Comune all'interno del territorio regionale.

2. Il Censimento delle Università, Associazioni e Comunanze Agrarie del Lazio. Anche in questo caso si è operato su una scheda appositamente predisposta, dimensionando il lavoro dalla Legge n. 397 fino ad oggi, quindi per più di cento anni. La scheda è articolata in modo semplice, voce estremamente importante è il dato di comparazione con la Relazione Rava che all'inizio del 1900 effettua un censimento analogo.

Arch. Caterina Zannella
 
 
Pagina iniziale
Banca dati
Home page