In località Zuccheti, a
circa m. 750 a N del Ponte del Linaro, sulla strada vicinale Usi, a mezza costa del
versante che ne fiancheggia il lato orientale, uno scavo clandestino ha posto in luce una
grande tomba a camera. Il dromos, molto breve, è quasi completamente interrato.
La camera, profonda m. 8 e larga m. 5,20, è del tipo a corridoio centrale con banchine
laterali solcate da fosse trasversali, delle quali solo Otto risparmiate dalla
devastazione arrecata dagli scavatori clandestini. Sul soffitto, in linea con lasse
della porta, corrono due linee, parallele incise a solco poco profondo, rozzamente
imitanti la trave centrale del tetto. In corrispondenza della prima fossà a destra, sono
ricavate due piccole nicchie circolari destinate a raccogliere delle olle cinerarie.
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Tra linterro che occupa gran parte
del volume del vano, sono visibili alcune lastre di tuf o parallelepipede o con faccia
superiore displuviata che originariamente fungeva-no da copertura dei loculi.
Non sono stati ritrovati materiali pertinenti al corredo funerario, la morfologia della
tomba, però, presenta una tipologia ampiamente attestata nella zona, sia in situazioni
inedite per la prima volta presentate nellambito di questo lavoro, sia in numerosi
esempi noti nei vicini territori di Tuscania22, Castel dAsso23 e Norchia,24
tutti esempi cronologicamente riferibili a partire della metà del IV sec. a. C. entro le
ampie coordinate della fase ellenistica della civiltà etrusca. |