Cerveteri
Cittadina della provincia di Roma, posta a 80 metri di altezza su uno degli ultimi rilievi tufacei del vulcano Sabatino, a circa 6 km dal mare; il sito è difeso ai due lati dall’incisione di due fossi, che scavano fino al livello dei sedimenti marini pliocenici. Il clima è Csa marittimo, e nel territorio l’originaria macchia ha lasciato quasi totalmente il posto alle colture. Nel primo millennio a.C. l’antica Caere fu uno dei principali centri marittimi etruschi; la sua estensione a quel tempo superava nettamente quella odierna, come risulta degli ormai rari resti delle mura e, soprattutto, dalla necropoli. Separata dal centro principale, come d’uso tra gli Etruschi, questa si trova quasi due chilometri a nord-ovest, in una simile morfologica situazione, sulla sommità di un rilievo, ed è tra le più estese e ricche di tombe decorate. Non tornò mai all’antico splendore, anche per la ripresa della malaria durante il Medio Evo; un gruppo di abitanti si spostò infine alcuni km all’interno e a quota superiore, chiamando Ceri il nuovo centro, determinando la denominazione odierna del precedente. Del centro medievale, dominato dal castello (Palazzo Ruspoli), rimane parte delle mura, che dimostrano come l’abitato fosse ormai molto meno esteso di quello antico.