Il Piano della Com. Mont. dei Monti Cimini individua degli interventi specifici che interessano la valorizzazione delle produzioni agricole per mezzo della istituzione di marchi di qualità che fanno leva sulla produzione di qualità (es. tecniche ecocompatibili) e sulla tipicità. A tale proposito, le «denominazioni» istituite dalla legislazione europea, su cui la Comunità Montana intende fare leva per avviare i processi che portano alla tipizzazione dei prodotti, ed in particolare della castagna e del nocciolo, sono la D.O.P e l’I.G.P. Un altro aspetto affrontato in connessione con alla istituzione dei marchi di qualità riguarda la "Certificazione della Gestione Forestale" intendendo con ciò una procedura di verifica riconosciuta e collaudata che conduca all'emissione, da parte di un organismo indipendente, di un certificato che attesta che le forme di gestione e di utilizzazione boschiva rispondono a determinati requisiti di "sostenibilità". Un'altra interessante proposta è quella che riguarda la creazione del Consorzio Forestale dei Monti Cimini con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di sviluppo del mercato delle compagini sociali associate e di proporre agli Enti, sia pubblici sia privati, un pacchetto completo di servizi riferiti al settore agro-forestale, ed all’impostazione delle problematiche dell’occupazione e dei finanziamenti regionali e comunitari. In particolare il Consorzio, oltre a presentarsi sul mercato come unico interlocutore, intende promuovere la qualità dei prodotti fornendo servizi e mezzi più idonei (sostenibilità ambientale) ai lavori in bosco e attivare l’assistenza tecnica specialistica, coordinando inoltre studi e ricerche per il miglioramento delle tecniche produttive. Il Consorzio intraprende programmi dimostrativi con i centri di ricerca a sperimentazione agro- forestale, e promuovere e realizzare strutture ed impianti per il confezionamento dei prodotti principali e del sottobosco. Sono previsti interventi che possono contribuire allo sviluppo di una politica di filiera forestale attraverso forme di aggregazione tra i proprietari, l’istituzione di un piccolo osservatorio del mercato del legno, la creazione di strutture di raccolta, stoccaggio, essiccazione, lavorazione, commercializzazione e vendita del legname, lo studio dei mercati e dei prodotti forestali per individuare processi produttivi destinati a coprire particolari nicchie de mercato. Il Piano segnala, altresì, la volontà di sviluppare il turismo in sinergia con le altre attività produttive e artigianali in grado di recare apporti di reddito e di occupazione alle popolazioni locali. Saranno perciò privilegiate le attività turistiche sociali e culturali legate principalmente alle fasce più giovani; sarà privilegiata anche la domanda degli anziani sempre più in crescita, attraverso l’apertura di nuovi centri, attualmente in corso di realizzazione, ma dovrà essere rinforzata la pubblicizzazione di queste strutture per incentivarne la fruizione. Si intende incentivare di un nuovo sviluppo turistico – artigianale deve essere orientato ad intercettare la domanda attraverso iniziative mirate, incoraggiando non solo un turismo domenicale ma quello per periodi più lunghi, nei quali il visitatore possa usufruire di strutture all’interno della Comunità che lavorino in sinergia fra di loro: centri benessere, alberghi, centri anziani, agriturismo, collegamenti attraverso percorsi guidati ai monumenti (Chiese, palazzi, ville) e sentieri naturalistici attrezzati.